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Patente B, aumentano i costi: più ore di guida obbligatorie e compensi esaminatori in crescita

Come rinnovare la patente

La riforma della patente B in Italia: come cambieranno i costi e le modalità di esame a partire dal 2025, tra nuove ore obbligatorie e compensi maggiori per gli esaminatori.

Acquisire la patente B in Italia diventerà più costoso e impegnativo nei mesi a venire. Diverse modifiche normative, parte di una più ampia riforma del Codice della strada, introdurranno cambiamenti significativi nel sistema di retribuzione degli esaminatori e nel numero minimo di ore di guida richieste. Gli aspiranti automobilisti dovranno affrontare costi maggiori, con l’obiettivo di migliorare la preparazione alla guida e la sicurezza stradale, allineandosi alle pratiche europee. Questi cambiamenti potrebbero avere un impatto economico rilevante sui candidati, soprattutto per coloro che si limitano al numero minimo di ore richieste.

Come rinnovare la patente
Come rinnovare la patente

Un nuovo sistema di compenso per gli esaminatori dal novembre 2025

Dal 1° novembre 2025, il sistema di compenso degli esaminatori per le prove pratiche subirà una trasformazione significativa. Un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stabilito il passaggio a un sistema forfettario, sostituendo l’attuale metodo basato sulla distanza tra il domicilio dell’esaminatore e la sede d’esame. Ogni missione avrà un costo fisso di 275 euro, suddiviso in 100 euro di rimborso spese e 175 euro di compenso straordinario. Questo importo, a carico delle autoscuole, si tradurrà in un costo medio di circa 39-40 euro per allievo, con un impatto finale stimato tra i 10 e i 15 euro in più per ciascun candidato rispetto alle tariffe attuali.

Aumento delle ore di guida certificate obbligatorie

Un altro cambiamento rilevante riguarda l’incremento delle ore di guida certificate, necessarie per ottenere la patente. Attualmente, gli aspiranti conducenti devono completare almeno sei ore di guida pratica con istruttori abilitati. La nuova riforma, operativa dal 14 dicembre 2024, prevede l’aumento di questo minimo a otto ore. Questa decisione è frutto di negoziazioni tra il ministero e le organizzazioni delle autoscuole. Sebbene le tariffe orarie restino libere, variando generalmente dai 40 ai 60 euro, l’incremento avrà un impatto economico limitato per chi già supera le sei ore obbligatorie, mentre potrebbe pesare maggiormente su chi si attiene al minimo indispensabile.

Opinioni delle associazioni di categoria e futuri aggiustamenti ai costi

Le associazioni di categoria hanno espresso pareri contrastanti sulle novità introdotte. Alfredo Boenzi, segretario nazionale autoscuole dell’Unasca, sostiene che gli incrementi non saranno significativi poiché la maggior parte dei candidati già svolge tra le 10 e le 15 ore di guida. Paolo Colangelo, presidente di Confarca, accoglie favorevolmente l’allineamento agli standard europei, pur auspicando un aumento delle ore obbligatorie a dodici e l’introduzione di un corso teorico aggiuntivo per migliorare il tasso di successo agli esami. A partire da gennaio 2026, inoltre, i versamenti alla Motorizzazione subiranno un lieve aumento, stimato in circa due euro per candidato, secondo un decreto interministeriale in fase di definizione.

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ultimo aggiornamento: 30 Ottobre 2025 15:18

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